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Rivelazione delle condizioni di lavoro al MAPPA: testimonianza di un animatore sulla seconda stagione di Jujutsu Kaisen

Un animatore che ha lavorato con lo studio MAPPA nella stagione 2 di Jujutsu Kaisen ha condiviso la sua esperienza, fornendo maggiori dettagli su come funzionano gli studi di animazione. MAPPA ha ricevuto molta attenzione ultimamente poiché diversi animatori hanno parlato di scadenze ravvicinate, condizioni di lavoro difficili, superlavoro e problemi di qualità nella stagione 2 di Jujutsu Kaisen.

Anche Li Cree, un animatore 2D e sceneggiatore con sede a Burbank, in California, che ha lavorato su alcuni anime, ha contribuito alla seconda stagione di Jujutsu Kaisen. In un video caricato sul loro canale YouTube (tramite ComicBook), hanno parlato del loro soggiorno all'Atelier MAPPA. Nello specifico, Cree ha lavorato sugli episodi 2 e 36 e ha affermato che il programma di lavoro era intenso, rispetto ad altri anime a cui hanno partecipato.

“Non era bello. Non c'è altro modo per dirlo se non che non era buono. Ma se lo paragoni al lavorare su una produzione americana, inizia a rasentare la violazione delle leggi sul lavoro secondo gli standard americani. Ma se confronto il suo lavoro con altri studi giapponesi con cui ho lavorato, è stato piuttosto pessimo”, ha detto Cree. Tuttavia, hanno anche affermato di essere ancora grati per l’esperienza.

Nel loro video diario, Cree ha condiviso il proprio lavoro sull'episodio 39, che prevedeva il completamento di dieci riprese in circa dieci-undici giorni. Parlando di stipendio, Cree ha osservato che lo stipendio per il lavoro negli anime è "molto, molto basso". Lo stipendio più basso era di 2 yen (000 dollari) e il più alto era di 13 yen (8 dollari) per taglio. Al contrario, Cree ha affermato di essere stato pagato 000 dollari al secondo mentre lavorava a una produzione americana.

Si è discusso molto sulle condizioni di lavoro nel Jujutsu Kaisen, ma non è solo una questione interna al MAPPA; questo è un problema in tutta l'industria degli anime. MAPPA ha obiettivi ambiziosi per espandersi nel settore degli anime, il che non aiuta le cose. La bassa retribuzione degli animatori è un problema sistemico. Gli studi preferiscono assumere freelance esperti con compensi elevati invece di formare animatori internamente. Ciò ha portato ad una carenza di animatori nel settore.

Questa carenza porta a scadenze ravvicinate e periodi di produzione difficili, che mettono a dura prova gli animatori. Un recente sondaggio ha rilevato che il 68% dei creatori di anime soffre di affaticamento mentale e il 17% soffre di depressione.