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Joy-Con Drift causa per andare in arbitrato, dal tribunale dell'Illinois

Una causa collettiva per la deriva dei Joy-Con intentata contro Nintendo in Illinois è stata archiviata, a causa della sentenza del giudice secondo cui il caso deve prima andare in arbitrato. Il caso è stato intentato da Zachary Vergara, il quale ha affermato che la causa, che chiedeva il risarcimento dei danni a livello di National Class e Illinois Subclass, era esente dalle leggi arbitrali offensive di Nintendo. Il giudice che presiede il caso per il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale dell'Illinois si è pronunciato a favore di Nintendo. Ma ciò non significa che il problema sia completamente risolto. [Grazie, Nintendo Life!]

Il giudice Gary Feinerman si è pronunciato a favore di Nintendo in questo caso, ma solo a livello tecnico. La decisione del tribunale ha stabilito che la causa sulla deriva dei Joy-Con deve passare attraverso un arbitro, ma non significa necessariamente che il caso debba essere arbitrato. L'arbitro deve determinare se l'Accordo di licenza con l'utente finale di Nintendo è sufficientemente valido da essere considerato un vero consenso, che è legalmente richiesto per un accordo arbitrale. Secondo quanto riferito, Feinerman ha detto quanto segue:

Vergara giustamente osserva che una parte non può essere tenuta ad arbitrare una controversia che non ha accettato di sottoporre ad arbitrato. Questo principio, tuttavia, non richiede al tribunale, piuttosto che all'arbitro, di decidere se le sue pretese debbano essere arbitrate. Le parti, stipulando un accordo arbitrale che recepisce le regole dell'AAA, hanno delegato all'arbitro se le pretese di Vergara debbano essere arbitrate.

Una sentenza simile è stata emessa nel marzo 2020 a Washington. Una differenza fondamentale tra i due casi è che mentre a Vergara potrebbe essere chiesto di tornare in tribunale a seconda di come si svolge il lodo arbitrale, il caso di Washington è stato effettivamente sospeso in attesa di una decisione.

I risultati di entrambi i casi potrebbero avere un impatto piuttosto significativo sul rapporto legale tra consumatori e aziende come Nintendo.