Activision Blizzard risolve la causa federale per molestie sessuali per £ 13,7 milioni
Activision Blizzard ha risolto la sua causa con la US Equal Employment Opportunity Commission (EEOC) per £ 13,7 milioni ($ 18 milioni), ma continua a essere coinvolta in molte altre cause irrisolte.
L'accordo risolve una causa intentata dall'EEOC nel settembre 2021, secondo la quale i dipendenti erano soggetti a molestie sessuali "gravi o pervasive" presso l'azienda.
Nello stesso mese, il Department of Fair Employment and Housing (DFEH) della California si è opposto all'accordo e ha affermato che avrebbe potuto causare "danni irreparabili" alla propria causa con lo studio, in cui si sostiene che i dipendenti hanno subito "costanti molestie sessuali" e ritorsioni per aver presentato denunce.
Riguardo all'accordo, il CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, ha dichiarato: "Il nostro obiettivo è rendere Activision Blizzard un modello per l'industria e continueremo a concentrarci sull'eliminazione di molestie e discriminazioni sul posto di lavoro. »
"L'approvazione di questo accordo da parte del tribunale è un passo importante per garantire che i nostri dipendenti dispongano di meccanismi di ricorso qualora subiscano qualsiasi forma di molestia o ritorsione", ha aggiunto Kotick, che secondo quanto riferito era a conoscenza della questione della cattiva condotta sessuale dell'azienda da anni. le affermazioni dipingono un quadro “impreciso e fuorviante”.
I dipendenti Activision Blizzard che hanno lavorato per l'azienda dal 1 settembre 2016 ad oggi possono presentare un reclamo per ricevere una parte della transazione.
Nonostante l'accordo con l'EEOC, Activision Blizzard rimane coinvolta in diverse altre cause, inclusa una intentata dal DFEH.
È pendente anche una causa intentata da Communications Workers of America (CWA) per conto dei dipendenti di Activision Blizzard, secondo cui la società ha utilizzato "tattiche coercitive" per minare gli sforzi di organizzazione sindacale.
Nell'agosto 2021, Activision Blizzard è stata citata in giudizio da un investitore per le accuse secondo cui gli azionisti sarebbero stati "danneggiati economicamente" dalla società che rilasciava "dichiarazioni sostanzialmente false e/o fuorvianti" che minimizzavano le preoccupazioni relative alle molestie sessuali.
Questo mese è stata intentata un'altra causa da un dipendente anonimo, sostenendo che il dipendente è stato molestato sessualmente e ha subito ritorsioni per aver parlato della sua esperienza.
Infine, l'indagine della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti su Activision Blizzard continua.
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